Dal 4 al 23 luglio laboratori per ragazzi in collaborazione con la Scuola Mattarella e realizzazione dell’opera da parte dell’artista Eloise Gillow. Inaugurazione lunedì 24 luglio.
Come ogni anno, il primo sabato del mese di luglio tutto il mondo festeggia la Giornata Internazionale delle Cooperative, una ricorrenza promossa dall’ONU e dall’International Co-operative Alliance per celebrare il contributo delle cooperative allo sviluppo sostenibile. Per l’occasione Legacoop Estense, insieme alle cooperative associate e in collaborazione con la cooperativa di abitanti Unicapi, promuove la terza edizione di WOW – Wall of Wonder, un progetto pluriennale che prevede la realizzazione di opere di street art in occasione del Coopsday. L’artista individuata per l’occasione è Eloise Gillow.
“Grazie alla cooperativa di abitanti Unicapi, che metterà a disposizione la facciata di un edificio residenziale in via Dalla Chiesa a Modena” afferma il presidente di Legacoop Estense Paolo Barbieri “verrà realizzato un murale che valorizzerà i temi delle comunità inclusive, resilienti e intergenerazionali, con riferimento anche all’importanza della memoria e dell’educazione alla legalità, temi molto significativi per un quartiere della città le cui vie sono dedicate alle vittime della mafia, con la presenza a pochi metri della Scuola secondaria di I grado Mattarella. Voglio ringraziare le cooperative che rendono possibile questo progetto: Coop Alleanza 3.0, Assicoop Modena&Ferrara, Conad Nord Ovest, GranTerre, Politecnica, Abitcoop, Gulliver, Mediagroup98 e Doc Creativity. Un ringraziamento particolare anche alla Scuola Mattarella, con la cui collaborazione promuoviamo due laboratori destinati agli studenti”.
Si partirà infatti martedì 4 luglio con “Caleido-luogo”, un laboratorio pratico di pittura urbana dal vivo a cura diDoc Creativity. Guidati da esperti di arte urbana, i partecipanti realizzeranno un’opera di street art sui muri dell’edificio degli ex bagni pubblici in via Dalla Chiesa, antistante la parete su cui lavorerà l’artista, a partire da un’indagine fotografica del quartiere. Il secondo laboratorio, “Raccontami di te”, è previsto per il 20 luglio e sarà l’occasione per i partecipanti di realizzare una video-intervista all’artista, guidati da professionisti di Mediagroup98.
L’arrivo di Eloise Gillow e del suo collaboratore Zane Prater a Modena è previsto per il 13 luglio. Le prime giornate saranno dedicate alla definizione del progetto artistico, mediante un lavoro di indagine – interviste, sopralluoghi fotografici, appunti di viaggio sotto forma di disegni – a stretto contatto con il quartiere, che porterà alla realizzazione dell’opera a partire dal 17 luglio. L’inaugurazione è prevista lunedì 24 luglio alle ore 19:00. “Siamo felici di partecipare a un progetto che coinvolgerà attivamente le persone che vivono il quartiere, a partire da insegnanti e studenti della Scuola Mattarella fino ai soci della cooperativa”, spiega il presidente di Unicapi Loris Bertacchini. “L’opera d’arte apparterrà a tutta la comunità e speriamo che in residenti la apprezzino come qualcosa che nasce anche grazie al loro apporto”.
ELOISE GILLOW
Eloise Gillow è una pittrice e muralista britannica, attualmente residente a Barcellona. Eloise predilige uno stile realista, avendo studiato pittura classica a Barcellona prima di dipingere per strada. È interessata a ciò che viene espresso attraverso linguaggio del corpo delle persone, attraverso i loro gesti e movimenti. Crea immagini che possono essere interpretate sia a livello individuale che collettivo e che invitano lo spettatore a riflettere su dove e come trova la vitalità, sui momenti di rallentamento e su come raggiungere una più profonda connessione con se stesso, con gli altri e con il mondo naturale.
ZANE
Zane Prater è un artista visivo originario di Denver, Colorado. Formatosi come pittore figurativo classico all’Accademia d’Arte di Barcellona, lavora principalmente con il disegno e la pittura, creando anche installazioni terrestri e murales pubblici su larga scala. Il suo lavoro intreccia l’illustrazione botanica, l’arte visionaria, la ritrattistica e il design per parlare della natura del nostro rapporto con l’arazzo riccamente stratificato del mondo naturale. Le sue immagini si confrontano con le narrazioni mitopoietiche che riguardano i nostri ruoli individuali e collettivi nei paesaggi che abitiamo, cercando di tracciare connessioni e trovare armonie tra l’urbano e l’organico.